“Spesso trovo qualche pezzo di legno o tavola.
Hanno il colore dei cieli che vorrei”

Vincenzo Ruocco, originario della Costiera Amalfitana, ha sviluppato il suo lavoro tra la sua terra d'origine, Salerno, Napoli, la Sicilia e, negli ultimi anni, Trieste.

Le sue opere sono fortemente legate al paesaggio, alla memoria dei luoghi e al tema del viaggio, traducendosi in una ricerca che si esprime attraverso pittura, installazione e disegno, affrontando temi come l'identità, il tempo e le tracce archetipiche dei luoghi.

1983
Debutta nel 1983 con una personale alla Galleria "Il Catalogo" di Salerno, con testi di Michele Prisco e Michele Bonuomo, e partecipa alla mostra "Giovani proposte n.1" alla Galleria "La Nuova Sfera" di Milano.
Nello stesso anno espone a Castellammare del Golfo con la mostra "Triquetra".
1999
Nel 1999 è nella collettiva "40 artisti per il ritmo e per il Kosovo" alla Galleria Verrengia di Salerno e l'anno successivo partecipa a "Tra due generazioni".
2002
Nel 2002 Massimo Bignardi cura una sua personale a Palazzo Sasso di Ravello.
2004
Nel 2004 espone a Minori in collaborazione con il laboratorio FësManifatture Ceramiche e alla Galleria dell’Hotel Adriano di Roma.
2005
Nel 2005 una sua opera entra nella Collezione Permanente del Fondo Regionale d'Arte Contemporanea di Baronissi.
2007
 Nel 2007 realizza "La fontana dei Serra" per il Museo d'Arte Ambientale di Giffoni Sei Casali e presenta "Immagini sciolte negli smalti" al Museo della Ceramica di Ogliara.
2008
Nel 2008 realizza la personale "Intangibili corpi", a cura di Marco Alfano, presso la Chiesa di Sant’Apollonia, a Salerno.
2014
Nel 2014 espone, sempre a Salerno, con la mostra "L’ombra che fugge… Ti assomiglia", a cura di Beatrice Salvator, a Palazzo Pinto, Arco Catalano.
2019
Nel 2019 partecipa con due opere dedicate a Moby Dick al TACT Festival di Trieste e nel 2020 tiene una personale, "LIMEN", alla galleria EContemporary di Trieste.
2020
Nel 2020 e 2021 partecipa a ESOF e TACT Festival con diverse opere, e nel 2023 presenta la personale "Orizzonti diversi" alla Sala di Pietra di Hangar Teatri di Trieste, a cura di Giada Caliendo.

Personali recenti

Collettive recenti

2003 Figure dell'inquietudine, Minori (SA).

2004 Opere – materia di un incontro, Minori, Salerno. In collaborazione con Fës Manifatture Ceramiche, Minori (SA).

2007 Immagini sciolte negli smalti, Museo Città Creativa, Ogliara, Salerno. In collaborazione con Fës Manifatture Ceramiche, Minori (SA).

2008 Intangibili corpi, Chiesa di Sant’Apollonia, Salerno. A cura di Marco Alfano.

2014 L’ombra che fugge… Ti assomiglia, Palazzo Pinto, Arco Catalano, Salerno. A cura di Beatrice Salvatore.

2020 LIMEN, galleria EContemporary, Trieste. A cura di Elena Cantori e Massimiliano Schiozzi.

2023 Salerno-Trieste “Orizzonti Diversi”, Sala di Pietra (Hangar Teatri), Trieste. A cura di Giada Caliendo.

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